Le nostre eccellenze!
La natura vulcanica del nostro suolo ballerino influenza anche le coltivazioni; come in tutte le aree vulcaniche la terra è fertile, il sole non manca e tutto è condito dalla brezza marina…quindi non possono mancare i mandarini, la cicerchia, una produzione unica di pomodorini , la fantastica “Mala orcula”( meglio conosciuta come mela annurca).Tutti hanno beneficiato del suolo vulcanico, ma ci fu un tempo in cui…il suolo non solo favorì le coltivazioni, ma le salvò e le rese uniche per sempre…mi riferisco ai vigneti, i nostri meravigliosi e pregiati vigneti a piede franco!
In questa terra incantata tutto sembra avere un’origine speciale, un po’ magica…noi proviamo a raccontarvela, ma l’unico modo per comprendere la nostra anima è “saggiarla”!
Le esperienze possono essere raccontate ma soprattutto devono essere vissute!
Vigneti a piede franco
Nel XIX sec la Fillossera Vastatrix, un piccolo e subdolo parassita nordamericano, si scagliò come una peste sulle vigne europee, le distrusse senza pietà abbattendone le radici: molti vigneti andarono persi, tutte le coltivazioni erano in pericolo…nessuna sapeva difendersi da un parassita non autoctono, fin quando i viticoltori non trovarono una soluzione: l’Innesto!
Le viti americane conoscevano la Fillossera da molto più tempo ed avevano anche le risorse per difendersi, così gli europei innestarono le loro viti su piede di vigna americana, e per la fillossera non ci fu scampo…il bene trionfò, ma non senza pagare un caro prezzo! I vigneti non avevano più le stesse prerogative di prima, l’innesto ,anche se in modesta parte, modificava le caratteristiche della vigna. Eppure in qualche angolo d’Europa la purezza dei vigneti era sopravvissuta, vi erano delle terre che alla Fillossera non erano affatto gradite per la loro composizione, ed erano i terreni sabbiosi o vulcanici! In quelle terre la Fillossera non sferrò i suoi attacchi e fu così che i vigneti flegrei (come pochi altri al mondo) rimasero i custodi dell’integrità del patrimonio genetico delle vigne europee.
Ancora oggi questa peculiarità contraddistingue i vigneti flegrei, che negli ultimi anni grazie alla passione e alla dedizione dei nostri viticoltori hanno prodotto un’ottima Falanghina doc e un delizioso Piedirosso doc , alcune case vinicole hanno ricevuto importanti riconoscimenti…e non è tutto! Ti aspettiamo, non ti resta che degustare!
La cicerchia flegrea
Un piccolo legume dalle forme irregolari che nasce tra i vigneti di falanghina e piedirosso, che ha la sua “favola “da raccontare!
Un legume che cresce bene nei campi aridi, potete immaginare che in tempo di guerra e siccità fu una preziosa risorsa per il sostentamento della popolazione eppure ad un certo punto fu ritenuta nociva ed abbandonata, si riteneva che facesse letteralmente impazzire o perder l’uso delle gambe!
In realtà, la povera cicerchia contiene in parte davvero minima delle tossine che possono danneggiare i neurotrasmettitori, ma per arrivare a nuocere se ne dovrebbe ingerire una quantità enorme…..oggi inimmaginabile! Ma se torniamo indietro col tempo, a quell’epoca in cui non v’era altro , è possibile che taluni riportassero danni da alimentazione ( senza però sarebbero morti di fame!)….per fortuna qualche temerario ha continuato a coltivare la nostra cicerchia e a custodire la ricetta di una fantastica zuppa che potrete gustare serenamente!
Il pomodoro cannellino
Negli ultimi anni si è fortemente sviluppata l’attenzione per i prodotti autoctoni e la loro tipicità, ed è sull’onda di tale interesse che un gruppo di giovani flegrei ha riportato alla luce un antico prodotto riconoscendo le sue specificità il pomodoro cannellino flegreo.
Di forma oblunga, con una piccola strozzatura verso il centro, il Pomodoro Cannellino ha la buccia estremamente sottile e un giusto equilibrio tra dolcezza, acidità e sapidità, un prodotto davvero eccellente che oggi possiamo riscoprire, coniugandolo con una preziosa pizza, o un semplice spaghetto, trovando in un piatto semplice tutto il buono della nostra terra!